In periodo di campagna elettorale assistiamo ad un fenomeno sempre più diffuso: lo sbarco dei candidati ( di ogni schieramento ed ideologia) sui sociale network ed, in particolare, su Facebook
Il fenomeno, ovviamente, non è solo di casa nostra. La campagna elettorale su Facebook portata avanti da Obama ha fatto storia, ma per restare in Italia basi pensare a Nichi Vendola, che grazie ad un progetto di comunicazione integrato e lungimirante e ad una presenza onesta e strategica sui social network è riuscito, non solo a vincere le elezioni, ma anche a posizionarsi come il primo politico in Europa per presenza sui social network.
Cerchiamo di capire, brevemente, le ragioni di tanto successo e i motivi che spingono ( o dovrebbero spingere) i politici ad essere presenti sul web:
- Innanzitutto Facebook si configura non come semplice moda (come qualcuno ama definirla) ma come fenomeno trasversale che cambia la modalità di comunicare, di informarsi e creare/ condividere conoscenza.
- Facebook è ormai ovunque. Dati ufficiali parlano di 18 milioni di utenti in Italia(Facebook è il terzo paese più popolato al mondo).
- Facebook ( ma anche Twitter, o Youtube) parla il linguaggio dei giovani.
- I social network sono, anche, i canali di informazione privilegiati da una larghissima fascia di utenti ( non solo giovanissimi) .
- Facebook, per sua stessa natura, favorisce la condivisione e la produzione di contenuti e valori, in perfetto stile web 2.0. ed in linea con una moderna concezione di comunicazione bidirezionale e collaborativa.
Detto questo appare evidente come sia importante, direi indispensabile, per ogni attore politico valutare e programmare una strategia di presenza su tali canali.
Alcuni consigli utili:
- Non improvvisarsi, qualsiasi campagna di comunicazione richiede pianificazione ed individuazione/ analisi di target e obiettivi.
- Definire quali canali usare ( Facebook?, Twitter?, Youtube? Il blog?)
- Integrare i vari canali tra loro.
- Prestare attenzione costante ai contenuti da pubblicare e condividere.
- Dimostrare coerenza, nello stile comunicativo e nel messaggio.
- Aggiornamento costante di tutti i vari canali, i social ne work non vanno abbandonati.
- Favorire il confronto, la discussione…anche quella “difficile”.
- Rispondere sempre e a tutti.
- Evitare le censure.
- Evitare le finzioni e le forzature, la rete premia la verità.
Messo il tag:Elezioni, Facebook, Nichi Vendola, Social network, Twitter
La presenza degli attori politici nei social network, è prima ancora uno stimolo, una necessità, un essere presente nei nuovi contesti che caratterizzano la realtà contemporanea. L’errore in cui molti incorrono, è di pensare che, la semplice pagina, il profilo o gruppo creati nei network sociali, una volta proposti alla vasta utenza della rete producano automaticamente risultati e un aumento di visibilità, ma non è così. Sono indispensabili pianificazioni e programmazioni per un marketing mirato.
Esatto Enrico, è questo il punto.
Come spesso accade si tendo a semplificare, minimizzare.Si diffonde l’idea che dal momento che i social media appaiono “semplici” ed immediati, non sia necessaria una precisa strategia di comunicazione e marketing alla base.
Hai ragione Lucia, è la semplicità di utilizzo a banalizzare – purtroppo ed erroneamente – il contesto e l’applicazione di tali strumenti mediali. Una strutturazione, di idee, progetti e quanto altro necessario per la buona diffusione di una pagina o profilo è essenziale. Si deve tentare di diffondere tale concezione, anche per rendere consapevole e critico il ricorso alle risorse offerte nel web 2.0 e 3.0 secondo Tim Berners-Lee.